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Un nuovo modo di scoprire Palermo, dove ogni tappa offre lo spunto per una riflessione sul fenomeno della mafia e sulla mobilitazione civile contro il potere mafioso. Una passeggiata di circa tre ore accompagnata dal racconto di chi la città la vive quotidianamente, per conoscerla nella sua vera essenza, al di là dei luoghi comuni.
Dal Teatro Massimo, luogo-simbolo della rinascita di Palermo dopo una lunga stagione di buio e di sofferenza, sino a Piazza Beati Paoli, per raccontare del legame leggendario (e infondato) fra la setta del romanzo di Natoli e Cosa Nostra, passando per il celebre e pittoresco Mercato del Capo. Piazza della Memoria, con il memoriale dedicato ai magistrati uccisi dalla mafia, e poi ancora la Cattedrale, in cui si affronta la questione dei rapporti fra Mafia e Chiesa cattolica e si racconta l'impegno antimafia di martiri come Don Pino Puglisi. O il Municipio, per tanti anni simbolo del connubio fra mafia e politica, ma che ha vissuto anche la stagione della Primavera di Palermo. Infine Piazza Magione, nel quartiere arabo della Kalsa, cuore pulsante della città: qui, dove la presenza criminale è ancora molto marcata, trascorsero l'infanzia Falcone e Borsellino. Qui, dove molti vivono ancora oggi in condizioni di disagio, concentra i suoi progetti sociali il Comitato Addiopizzo, l'associazione che ha reso possibile la denuncia del pizzo in città.
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